Autore: Gaia Manzini
Titolo: La scomparsa di Lauren Armstrong
Editore: Fandango Libri
Collana: Galleria Fandango
Data di pubblicazione: gennaio 2012
Pagine: 314
Prezzo: 15 euro
CANDIDATO AL PREMIO STREGA 2012
Pieno di spunti e di idee, ripercorrendo una storia di vita e famiglia attraverso la storia del mondo. Dal quel 9 novembre 1989, quando cadde il muro. Il mondo non sarà più lo stesso dopo, e anche le persone saranno diverse. In quei giorni accadevano tante altre cose, questioni minime tra le pareti domestiche, questioni più grandi, sempre limitate a poche persone.
Dovrebbe cambiare più la caduta del muro, che invece diventa uno sfondo, o forse anche un pretesto per nasconderci dietro il detto e il non detto. L’idea di sparire, di non farsi più trovare per non continuare ad essere una proiezione continua dei desideri altrui, per trovarsi a tu per tu con il mondo e con la vita. Ma poi la vita presenta tante variabili pronte a interferire con progetti e pensieri. Un vortice che mischia di continuo le carte fino a far dimenticare da dove si è partiti e perché, lasciando completamente scoperto il tassello della meta.
Faticosa, una prosa che traduce l’angoscia dei personaggi in fatica di leggere. Non ci sono eroi, solo gente comune ordinaria, straordinaria nel mantenere ogni rapporto immobile su un miracoloso equilibrio di non detto. Si può andare avanti per anni a non dire, e non dire equivale a non ammettere. Se non se ne parla, si può anche ignorare che sia accaduto. Un’altalena che oscilla pericolosamente da una parte all’altra.
Sinossi
Di Lauren Armstrong nessuna traccia, se non i pochi e impercettibili indizi lasciati nel suo ultimo film. Una delle più luminose star del cinema mondiale scompare così, all’improvviso, dalle scene e dal suo mondo, senza che nessuno sappia dire dove sia andata. Un esilio volontario che si carica di mistero. Eva Loi, la sua giovane doppiatrice italiana, viene travolta dalla notizia in una giornata inquieta, strana, una di quelle in cui le capita di interrogarsi sulla propria vita, sul passato e su Vittorio, l’uomo che le è accanto ma che lei sente sempre più inadeguato. D’un tratto non ha più film da doppiare, espressioni da imitare, distrazioni mondane che facciano risplendere la sua grigia esistenza. Solo un brusco ritorno alla realtà e a un passato mai completamente rimosso. Non saprebbe dirlo a parole, ma quel viaggio a ritroso è una discesa verso qualcosa di buio e indefinibile. In quel buio incrocia sua madre, Ella.