1883: Nel "Al paradiso delle signore" Emile Zola raccontava della Parigi della seconda metà dell'ottocento, della nascita dei primi grandi magazzini che costringevano i piccoli commercianti a chiudere bottega. Tra velluti e merletti l'avanzata inesorabile della grande distribuzione, salutata con gioia dal pubblico degli acquirenti, nonostante spazzasse via il cuore della città.
2011: Con "Storia della mia gente" Edoardo Nesi conquista il Premio Strega. Più che un romanzo è il racconto-documentario della chiusura del distretto tessile di Prato, della cessazione di un'industria fatta di artigiani fantastici che per decenni hanno dettato la moda con i loro colori, con i loro tessuti, con le loro fantasie. A scrivere la parola fine di un Made in Italy stra-famoso nel mondo è stata la rivoluzione cinese. Quella del terzo millennio, quella del low cost senza chiedersi il perché. Anche qui un'avanzata inesorabile, salutata con gioia dal pubblico degli acquirenti.
Elegante e crudele, Zola si ferma sui particolari. I piccoli bottegai che iniziano a perdere incassi, continuano a credere in se stessi e pensano di investire, contraggono debiti che non riusciranno a pagare. Povertà, miseria, umiliazione. Esseri umani schiacciati da un gigante di luce e lusso dove gli acquisti hanno qualcosa di orgiastico, diventano un piacere da consumare collettivamente e che richiede di essere alimentato sempre più spesso.
Terreno e coinvolto, il racconto di Nesi parte dalla sua esperienza personale. Lui, il fortunato che ha capito per tempo l'urgenza di cedere l'attività di famiglia prima di credere in un riscatto impossibile. Nesi ricorda i tessuti che hanno vestito le dive di tutto il mondo, quelle fantasie scelte dagli stilisti, ma create lì a Prato da artisti artigiani. Ma i ricordi di una raffinatezza perduta finiscono dove iniziano le miserie umane. Diverse da quelle di Zola solo nella forma dettata dall'epoca. Qui abbiamo ragazzi cinesi ammassati in un groviglio inconcepibile. Qualche retata ogni tanto e poi di nuovo la libertà: un meccanismo assurdo per chi arriva dalla Repubblica popolare che torna di nuovo a lavorare per un numero impossibile di ore in un posto impossibile, sfornando prodotti di bassa qualità e di costo altrettanto basso.
Tempi di crisi, tempi di acquisti a prezzi stracciati senza pensare che si sta stracciando così storia ed economia di un settore per il quale l'Italia è conosciuta nel mondo.
Nella Parigi di metà ottocento la necessità era di avere scelta e se si trovava a un prezzo più basso senza dover intavolare trattative con il bottegaio tanto meglio. Poteva non vincere la grande distribuzione?
"Al paradiso delle signore" "Storia della mia gente: un secolo e mezzo di distanza per due libri diversi e due autori distanti. Eppure in entrambi riusciamo a toccare stoffe fantastiche, a sentire odore di merceria che sale dalle scatole dei bottoni, a guardare i colori dei gomitoli di lana che si intrecciano.
Un mondo che cambiava sotto gli occhi di Zola per finire nelle parole crude di Nesi.
Autore: Emile Zola Titolo: Al paradiso delle signore Traduttore: F. Martini Editore: Newton Compton Collana: Grandi tascabili economici Pagine: 288 Prezzo: 6,00 euro Disponibile anche in ebook al prezzo di 1,49 euro |
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Autore: Edoardo Nesi Titolo: Storia della mia gente Editore: Bompiani Collana: Overlook Pagine: 168 Prezzo: 14,00 euro Anno prima edizione: 2010 EBOOK Prezzo Epub: 11,99 euro Prezzo pdf: 11,99 euro |