Leggere o avere? Verrebbe da rispondere “meglio entrambi”, meglio saper provare piacere nella lettura e avere a disposizione una bella libreria, di quelle che arrivano fino al soffitto e occupano pareti intere. Ma il Romanzo spicciolo è figlio del terzo millennio, è un romanzo nato su Facebook, è un romanzo da appartamento. C’è spazio per la libreria, ma i protagonisti della casa sono computer e tablet. Grazie a questi magnifici strumenti si può avere una biblioteca ben fornita, a prezzi accessibili e spazi virtuali. Almeno un angolo, però, lasciamolo ai libri fatti di carta, copertina e pagina piegata per segnare dove va ripresa la lettura. Le mie recensioni partono da un’esperienza della primavera 2012, quando mi chiesero di curare la pagina dei libri su un settimanale. Non abbastanza preparata per mettere in campo una critica, ma abbastanza lettrice per tentare di trovare l’anima del testo: nascono così I libri paralleli, libri tra i quali, come le rette, non ci sono punti di incontro. Eppure a guardar bene possono camminare insieme.
Sempre nella primavera del 2012, approfittando della disoccupazione (le poche collaborazioni mi lasciavano molto tempo libero), lessi quasi tutti i libri candidati quell'anno al Premio Strega.
E poi ci sono altri libri che ho recensito, sempre con l'animo dell'appassionata nella convinzione che un libro non lascia mai soli e che impedisce di annoiarsi anche quando si aspetta il proprio turno alle Poste e ci sono cento numeri davanti a te.