romanzospicciolo
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Risvegli d'autunno

Risveglio all'alba per lei. Un'alba immobile. Il primo pensiero andò al mare. Il secondo a lui. Troppo presto per un gruppo whatsapp, ne andava costituito uno ad hoc, in quelli che già aveva c'era sempre qualche componente di troppo. Meglio un caffè e una passeggiata al mare, con i piedi in acqua e un bagno quando il sole avesse scaldato appena un po'.

Mentre prepara il caffè carica la lavastoviglie e pulisce il lavello della cucina. Prima di uscire passa lo straccio umido sui pavimenti. Quando rientra vuole trovare la casa fresca.

Risveglio più tardi per lui. Primo pensiero per lei. Senza farsi troppe domande, era solo questione di trovare il contatto. Non subito, prima un caffè. Che non bisogna mai chiedersi il perché si vuol fare qualcosa, certi pensieri a razionalizzarli si sciupano.

Un caffè, dunque, si guardò intorno, era abituato ad avere la macchina del Nespresso e lì non c’era. Ecco, alle volte è un dettaglio a poter rovinare il buonumore.

Il mare d'autunno è una meraviglia a cui tutti avrebbero diritto, bisogna avere in mente solo cose belle mentre si cammina sul bagnasciuga, non si possono avere brutti pensieri quando si percorre una favola. Il mare era liscio e silenzioso.

Lui decise di uscire e raggiungere un bar per avere un espresso decente. Mentre i pensieri prendevano forma riuscì ad apprezzare quella mattina fresca e scintillante.

Mentre lei tornava dal mare, lui usciva dal bar. No, un secondo incontro casuale sarebbe stato troppo. Infatti non ci fu.

Lui iniziò a passare mentalmente in rassegna tutti i modi per avere il contatto di lei, aveva la domenica a disposizione, anche se gran parte occupata nelle incombenze ufficiali.

Lei si organizzò al meglio la domenica. Decise di rinviare il gruppo whatsapp, in fondo potevano capire in poche, una o forse due, via, anche tre. Ma che senso aveva? Avrebbe tenuto il racconto per sé, magari poteva uscire bene in una sera d’inverno. O d’estate.

IL PATTO DI MISAMBOR

     IL PATTO DI MISAMBOR

Pianeta Terra, anno 12065. Dopo millenni di battaglie tra tecnologici, ambientalisti e religiosi viene firmato il Patto di Misambor grazie al quale l’uomo dovrebbe vivere felice e in pace per l’eternità. Infatti per i primi secoli le cose vanno esattamente così. Ma “eternità” è parola grossa da digerire: per questo motivo nel Patto di Misambor vengono inserite due clausole: la prima, richiesta dagli ambientalisti, esige che comunque sia previsto un ciclo nascita-crescita-maturità-vecchiaia. La seconda, richiesta dai religiosi e ben più complessa, sancisce la possibilità della morte. Qualunque essere umano muore nel momento in cui sulla terra nessuno gli vuole più bene.

Non c’è neanche uno straccio di astronave in questo romanzo ambientato tra diecimila anni, né si va a passeggio tra le stelle e tantomeno tra le scimmie. In fondo l’umanità riesce sempre a superare se stessa.

 

Autore: Maria Corsetti

Titolo: Il Patto di Misambor

Editore: Falco Editore

Anno di pubblicazione: 2012

Pagine: 112

Prezzo: 10 euro

Copertina di Lorenzo Moriconi

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