1985: Pubblicato da Bompiani, arriva nelle librerie "Rimini" di Pier Vittorio Tondelli. Dallo scrittore di "Altri libertini" ci si aspetterebbe ben diversa lettura, non quelle pagine che scorrono veloci e con una insolita leggerezza tra le luci dell'estate in riviera romagnola e le ombre della cronaca. Commerciale? Sì, "Rimini" può essere anche stato scritto con l'intenzione di vendere, ma la cosa neanche da un punto di vista artistico può definirsi reato. A distanza di oltre venticinque anni dalla sua pubblicazione, "Rimini" ci racconta la storia dei giornalisti e delle redazioni che furono alla vigilia dell'alba del duemila, quando internet e telefoni cellulari cambiarono per sempre una professione.
1994: Antonio Tabucchi pubblica per Feltrinelli il suo romanzo più famoso "Sostiene Pereira". Più famoso per i premi che si è aggiudicato, più famoso per essere stata l'ultima interpretazione di Marcello Mastroianni. "Sostiene Pereira" è ambientato a Lisbona nell'agosto del 1938, nel Portogallo salazariano, dunque. Redazione, telefono, penna, corse in tipografia mentre il mondo sta per scoppiare.
Un ritmo si potrebbe dire burocratico quello di "Sostiene Pereira". Un ritmo scandito dai tempi e dai modi di una testimonianza. Dove alcuni particolari, che pure potrebbero essere interessanti per il lettore, per il gusto della lettura, non lo sono nella ricostruzione dei fatti. Intralcerebbero lo scorrimento della storia.
Parte rampante come la Milano degli anni ottanta per sciogliersi tra le onde dell'Adriatico, per gustare l'attimo come il calore della sabbia. A "Rimini" diventa diverso anche il modo di fare l'amore, di bere, di dormire. La redazione centrale del giornale infuria, quella periferica ha imparato, se non a vivere, a sopravvivere al meglio.
Tabucchi affronta il corso della storia attraverso un giornalista delle pagine culturali costretto, nonostante se stesso, a rischiare. Pereira per molti sarà l'ipocrita con l'occasione giusta per trasformarsi in semi eroe.
Il cronista di Tondelli si ritrova invischiato in reti sottili, possibili solo in tempi di democrazia.
Entrambi, Pereira e Marco Bauer, nonostante il quasi mezzo secolo che li separa, a disposizione hanno telefono e penna. Telefono di redazione, se sono fuori debbono cercarne uno pubblico. Niente internet, niente cellulare. Che sono state le rivoluzioni di fine secolo per tutti e per tutto. Ma per il mestiere giornalista lo sono state in maniera molto più profonda. Se la comunicazione ai tempi di Pereira e Bauer era affidata ai giornalisti, lo stesso non si può affermare nell'epoca dei social network. E' come se rischi e verità avessero cambiato forma. Nessuno può parlare di meglio o di peggio, la storia cambia gli uomini e i personaggi che inventano.
In pagine che sudano per il caldo d'agosto, Tondelli e Tabucchi ci lasciano due personaggi che oggi nessuno saprebbe più inventare. Sono personaggi nati prima che l'uomo incontrasse internet. Dopo saranno diversi.
Pagine che sudano per il caldo d'agosto, d'inverno non sarebbe stata la stessa cosa. Metti l'estate a fare da sfondo a una questione sottilmente tragica, mettici il sole e una bibita fresca. Mettici il dubbio, mettici la forza di avere coraggio fino a un certo punto. Metti l'idea di mettere in discussione l'idea stessa di un mestiere. Mettici l'ovvio della non libertà forzata e di quella scelta per forza.
Ce ne sono tante di cose da mettere per farsi qualche domanda sul mestiere di giornalista e su quello di scrittore, attraverso la penna di due grandi scrittori italiani, dai destini completamente diversi, che scrivono alla vigilia dell'alba di un mondo che stava per inventarsi di nuovo.
Autore: Pier Vittorio Tondelli Titolo: Rimini Editore: Bompiani Collana: Tascabili narrativa Pagine: 304 Prezzo: 10,90 euro |
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Autore: Antonio Tabucchi Titolo: Sostiene Pereira Editore: Feltrinelli Collana: Universale economica Pagine: 216 Prezzo: 7,50 euro |