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Paura di volare - Erika Jong

La rivincita delle zitelle - Angela Di Pietro

I SOGNI DELLE DONNE TRA LIBERTA' E DESIDERIO

Quattro decenni separano “Paura di volare” di Erica Jong da “La rivincita delle zitelle” di Angela Di Pietro. Come gestire la propria autonomia dagli anni ‘70 al terzo millennio

1973: è l'anno della pubblicazione di "Paura di volare" di Erica Jong. Il romanzo  è un successo planetario per la scrittrice americana: 18 milioni di copie vendute. Negli anni della liberazione dai tabù la Jong butta giù l'ultima barriera, quella del sesso dal punto di vista delle donne. Sesso, senza le sfumature maliziosamente poetiche dell'erotismo. Il linguaggio può risultare volgare e per questo sarà detto che il libro "sembra scritto da un uomo", perché a un uomo la volgarità è concessa. Gli anni '70 sono anni belli e sfacciati, dove la parità si misura anche nel modo di esprimersi. Il romanzo di Erica Jong diventa una sorta di manuale teorico per le donne che vogliono saperne di più, o perché ancora troppo giovani o perché ancora troppo represse. Scritto bene, scorrevole, con tutte le contraddizioni di un'epoca irripetibile.

 

2010: Angela Di Pietro pubblica per conto della Sperling & Kupfer "La rivincita delle zitelle". Bonariamente c'è chi le definisce single, la Di Pietro butta giù la maschera a tutte. Episodi che potrebbero capitare a tante quaranta-cinquantenni della prima generazione di donne italiane alle prese con la loro conquistata libertà. Una scrittura che va oltre l'ironia, una satira sperimentata sulla propria pelle, una condizione raccontata altrove solo in maniera iperbolica e qui in tutta la sua realtà. Tragicomica. Perché quando certe storie le hai macinate e digerite il drammatico si trasforma in grottesco e l'innominabile si può, anzi si deve raccontare. È questa «la mia rivincita sugli uomini che a me hanno preferito la moglie, l'amante, la fidanzata più giovane, il fidanzato più aitante, la motocicletta, la legione straniera. Con un ringraziamento a ognuno di loro: se qualcuno mi avesse vagamente ritenuta sposabile, probabilmente non avrei scritto questo libro».


Dagli anni '70 americani al terzo millennio latinense. Distanza siderale? E la distanza è più temporale o più fisica? Erica Jong parlava di sesso in una maniera oggi dismessa. Gli anni della presa di coscienza del proprio corpo hanno dovuto fare i conti nei decenni successivi con il dramma dell'aids e con certi pruriti di ritorno. In ogni caso nel primo decennio del duemila la libertà è più o meno acquisita, la ginnastica da letto (o da automobile, cespuglio, spiaggia ecc) conosciuta e praticata dalle donne non sempre con soddisfazione come invece accadeva a Isadora Wing in Paura di volare.

Quanto alla "scopata senza cerniera", l'incontro sessuale del tutto casuale e occasionale con uno sconosciuto, teorizzata dalla Jong (fantasia che ha acceso passioni e roghi quattro decenni fa) non potremmo pensarla come l'antidiluviana versione della porno chat? Oggi la fantasia si condivide. Resta l'incognita della virtualità: le chat a luci rosse - Angela Di Pietro ne riporta uno stralcio ridicolo e veritiero - che avvengono tra squilli del telefono e cena sui fornelli eccitano entrambi? Oppure uno sta fingendo, risultando più convinto e coinvolto di quando tenta la medesima finzione in versione live? E se fingono entrambi? Chi glielo fa fare?

Quelli di Erica sono gli anni del sogno. Angela suona la sveglia.

 

Questioni contraccettive

Diaframma:  se chiedeste di cosa si tratta a qualsiasi donna di oggi in età fertile, non saprebbe rispondere. Bene, si trattava di un sistema anticoncezionale molto molto americano, un aggeggio che la donna doveva inserire nella vagina prima del rapporto sessuale. Viene nominato anche in una delle puntate di Sex ad city e davvero suona out. Infatti la cosa non si ripete.  Perché il diaframma è davvero il simbolo degli anni '70, della libertà pret a porter. Non la spirale che è fissa, non la pillola che è una bomba di estrogeni, non il profilattico che delega al maschio la responsabilità, ma il diaframma. Femminile e a tempo.

Quelli della generazione new-zitelle sono gli anni del profilattico. Doppia funzione: anticoncezionale e igienica. Perché con la liberazione abbiamo scoperto che in agguato non c'è solo l'aids, ma tante altre fastidiose infezioni, batteri, bacilli, virus. Insomma, un rapporto sessuale può trasformarsi in una guerra chimica.

Ma se il maschio dimentica l'acquisto del condom? L'adolescente, cresciuta sui rigurgiti degli anni ‘70 e impostasi in pieni anni ‘80 (e questo sarà il dramma di un’intera generazione dimenticata) sa che deve pensarci da sé. L’acquisto non è indolore: oltre alla vergogna generica entrano in gioco questioni come modello, misura e quantità. Diffidare dell’uomo che ci pensa da sé: sta progettando altre avventure.


Gelosia

Perfettamente identica. Sospetto che morde, indagini, esito positivo delle indagini, sgomento, voglia di spaccare tutto. I decenni passano, il mondo cambia, le incazzature restano, non si sfumano neanche un po'. Nel '900 a fare la spia erano le lettere, nel 2000 gli sms. Le differenze sono solo nella tecnologia.


Il maschio

Vedi sopra al capitolo gelosia. Sempre lo stesso. E su questo Erica Jong era stata chiarissima: l'anticonvenzionale Adrian che trascina Isadora in un'avventura giorno dopo giorno, conosce esattamente la data in cui l'avventura finirà. L'ha già fissata più di un mese prima dandosi appuntamento in un tale luogo e a tale ora con moglie e figli. Passa quasi mezzo secolo, la storia corre furiosa, il maschio rimane identico. Letto, confermato e sottoscritto da Angela Di Pietro.

Autore: Erica Jong

Titolo: Paura di volare

Editore: Bompiani

Collana: Tascabili narrativa

Pagine: 432

Prezzo: 9,90 euro

 

Autore:Angela Di Pietro

Titolo:La rivincita delle zitelle

Editore: Sperling &Kupfer

Pagine: 182

Prezzo: 15 euro

Disponibile anche in ebook, formato Epub, a 9,99 euro

 

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IL PATTO DI MISAMBOR

     IL PATTO DI MISAMBOR

Pianeta Terra, anno 12065. Dopo millenni di battaglie tra tecnologici, ambientalisti e religiosi viene firmato il Patto di Misambor grazie al quale l’uomo dovrebbe vivere felice e in pace per l’eternità. Infatti per i primi secoli le cose vanno esattamente così. Ma “eternità” è parola grossa da digerire: per questo motivo nel Patto di Misambor vengono inserite due clausole: la prima, richiesta dagli ambientalisti, esige che comunque sia previsto un ciclo nascita-crescita-maturità-vecchiaia. La seconda, richiesta dai religiosi e ben più complessa, sancisce la possibilità della morte. Qualunque essere umano muore nel momento in cui sulla terra nessuno gli vuole più bene.

Non c’è neanche uno straccio di astronave in questo romanzo ambientato tra diecimila anni, né si va a passeggio tra le stelle e tantomeno tra le scimmie. In fondo l’umanità riesce sempre a superare se stessa.

 

Autore: Maria Corsetti

Titolo: Il Patto di Misambor

Editore: Falco Editore

Anno di pubblicazione: 2012

Pagine: 112

Prezzo: 10 euro

Copertina di Lorenzo Moriconi

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