Le mie recensioni partono da un’esperienza della primavera 2011, quando mi chiesero di curare la pagina dei libri su un settimanale. Non abbastanza colta per mettere in campo una critica, ma abbastanza lettrice per tentare di trovare l’anima del testo: nascono così “I libri paralleli”, libri tra i quali, come le rette, non ci sono punti di incontro. Eppure a guardar bene possono camminare insieme.