Ecco, scatta il caffè? Speriamo di no, però se scatta ce n’è da raccontare, bisognerà fare un gruppo whatsapp.
Faccio scattare il caffè? Sì, sono fuori controllo, posso.
“Caffè? Dai!”
Il bar non è lontano, non si può neanche definire una passeggiata il tragitto.
Metri di piombo. Pesanti. Per lei. Eppure quella Smart box è stata rassicurante, se al suo posto fosse stato acquistato un libro non avrebbe accettato l'invito. Le viene da ridere.
"Perché ridi?" "Perché sei un coglione" vorrebbe rispondere lei, ma preferisce un generico "Ah, no, niente, scusa".
Aria leggera di libertà. Per lui. Come sarebbe a dire "Ah, no, niente scusa", perché ride.
Arrivati al bar, lei va verso il bancone. Un caffè si prende così. Lui si dirige verso un tavolino.
È un autunno caldo, si sta benissimo all'aperto. È pomeriggio e il cielo prepara un tramonto trionfale, il caffè si trasforma in uno spritz. "O preferisci altro?".
Dannazione, lo spritz le piace moltissimo e non ha mai la compagnia per berlo a quell'ora d'autunno. Una birra è più estiva, o invernale da pub. Sì, lo spritz. Patatine noccioline e olive speriamo di no, meglio un piccolo tagliere.
C'è anche il tagliere. Con formaggi e miele. Che banalità, formaggio e miele è un abbinamento anni '90. E i frittini, superati anche quelli. Non manca il tramezzino fatto in quattro pezzetti e passato al tostapane. La ciotolina con il riso Venere condito con listine di carote e pezzetti di sedano è la novità di questo secolo. Così come l'insalata di farro, in una ciotolina anche quella. E poi arriva a parte, su un piattino bianco a forma di barchetta, calda e a pezzetti giusti da portare in bocca, arriva una parmigiana, mentre lo spritz inizia a diradarsi tra i cubetti di ghiaccio.
"Ne vuoi un altro"
"Sì"